Con la pubblicazione delle circolari Inps relative dello scorso 16 giugno, sono entrati ufficialmente in vigore due nuovi strumenti previdenziali: l’Ape sociale, l’anticipo pensionistico a carico dello Stato, e la riduzione del requisito contributivo per i lavoratori precoci.
La disciplina dei lavoratori precoci è applicabile ai lavoratori che siano in possesso di 12 mesi di contribuzione da effettivo lavoro svolto prima del compimento del 19° anno di età, nonché rientrare in una delle seguenti ipotesi:
– in stato di disoccupazione;
– che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente di 1° grado convivente con handicap (L. 104);
– con riduzione capacità lavorativa da 74% in su;
– lavoratori dipendenti che svolgono una o più delle professioni da almeno 6 anni in via continuativa (i 6 anni possono essere ricercati negli ultimi 7) le seguenti attività gravose: operai industria estrattiva/edilizia e manutenzione degli edifici/Conduttori di gru e macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni/Conciatori /Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante/Conduttori di mezzi pesanti e camion/Professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni/Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza/Professori di scuola pre-primaria/Facchini, addetti allo spostamento merci/Personale servizi di pulizia/Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
Questi potranno andare adesso in pensione con 41 anni di contributi, anche prima dei 63 anni di età.
L’Ape Sociale è invece una nuova indennità assistenziale introdotta dalla Legge di Bilancio 2017 ed è sperimentale dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018. Per richiedere il beneficio dell’APE sociale i lavoratori (AGO, forme sostitutive ed esclusive, gestione separata) devono avere un età anagrafica di almeno 63 anni , non svolgere attività lavorativa e devono altresì rientrare nelle medesime ipotesi previste per i lavoratori precoci e descritte sopra.
L’indennità è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro se la pensione è pari o maggiore di questo importo.
Per entrambi gli strumenti le domande vanno presentate entro il 15 luglio 2017.
Per ricevere maggiori informazioni e per presentare la domanda è possibile rivolgersi agli uffici del Patronato Enapa presso le sedi di Confagricoltura.