Lo scorso 5 febbraio il Consiglio regionale del Veneto ha dato il via libera alla proroga del Piano Faunistico Venatorio regionale, la cui scadenza viene così posticipata al 31 dicembre 2020.
Secondo l’Assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan, la proroga serve per mettere a punto una nuova proposta pianificatoria più rispettosa ai vincoli di carattere ambientale e che sia da subito condivisa sul territorio, nel rispetto di un giusto equilibrio tra specificità locali e coordinamento regionale. Pan ha motivato il provvedimento di proroga ricordando che il quadro complessivo si è definitivamente assestato solo a seguito dell’approvazione della legge regionale n. 30 dell’agosto 2018, che ha definito, nel dettaglio, il “chi fa cosa” in materia di gestione delle risorse faunistiche.
“Se siamo in ritardo rispetto al cronoprogramma iniziale – ha detto Pan – è anche perché è stato necessario far andare a regime le disposizioni in materia di specificità del territorio bellunese – ha aggiunto Pan – e ricondurle all’ambito della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (Vas) che riserva una particolare attenzione ai temi della sostenibilità complessiva delle proposte di piano, anche in riferimento agli ambiti di governance”.
“Grazie anche gli ulteriori spazi di manovra consentiti dalla proroga – ha concluso l’assessore – sarà possibile arrivare a formulare un piano regionale, condiviso a livello di territorio, definito in tutti gli aspetti amministrativi (Uffici Caccia e Servizio regionale di vigilanza) e validato dal punto di vista ambientale”.