È disposto l’obbligo per tutti i soggetti (sia i privati che i titolari di Partita IVA) che effettuano compensazioni nel modello di pagamento F24 di utilizzare esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, e cioè Entratel (tramite intermediario abilitato, quale Confagricoltura) o Fisconline (previa registrazione nel sito web dell’Agenzia delle Entrate).
La regola vale per i crediti IVA, Irap, e per tutte le imposte sui redditi, relativi all’anno di imposta 2019; non sarà quindi più possibile utilizzare le procedure telematiche di home banking.
Inoltre, le regole già in vigore per i crediti IVA, vengono estese anche alle altre imposte (Irpef, Ires e Irap): oltre i 5.000 euro di compensazioni, è necessario aver presentato la relativa dichiarazione di riferimento, munita di specifico visto di conformità rilasciato da un soggetto abilitato (quale ad esempio il CAAF Imprese Confagricoltura). La compensazione diventa possibile a partire dal decimo giorno successivo alla presentazione della dichiarazione.
Un’altra novità, introdotta dal Collegato alla Legge Finanziaria 2020, riguarda l’attività di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito alle compensazioni. L’Agenzia delle Entrate, qualora ritenga “a rischio” una compensazione nel modello F24, può sospendere il pagamento della delega fino a 30 giorni, per finalità di controllo. Se, a seguito di tali controlli, dovesse emergere che il credito compensato non era utilizzabile, il pagamento si considera come non effettuato, e verrà applicata la sanzione pari al 5% per importi fino a euro 5.000 e pari a euro 250 per importi superiori a 5.000. Le nuove regole si applicano ai modelli F24 presentati a partire dal prossimo mese di marzo.