Il cosiddetto decreto-legge “rilancio” prevede una serie di misure inerenti il settore turistico, particolarmente colpito dalle conseguenze della emergenza Covid-19. Gli interventi interessano quindi in maniera significativa il comparto agrituristico che è esplicitamente indicato nel decreto. Le misure non consistono in un indennizzo per il danno patito a causa della mancata ricettività nel periodo della crisi quanto piuttosto rappresentano incentivi e previsioni che dovrebbero migliorare la situazione in prospettiva. Le misure previste sono:
- Tax credit vacanze
Si tratta di una misura di rilancio dell’economia turistica basata su un contributo (“credito”) concesso ai nuclei familiari con ISEE inferiore a 40mila euro per il pagamento dei “servizi offerti in ambito nazionale dalle imprese turistico ricettive”. Il contributo è di 500 euro per nucleo familiare, ridotto a 300 euro per i nuclei composti da due persone e 150 euro per i nuclei composti da una sola persona. Il credito è utilizzabile da un solo componente del nucleo familiare e per il periodo tra il primo luglio 2020 ed il 31 dicembre 2020. In realtà il credito è suddiviso in due parti:- L’80 per cento è uno sconto anticipato dall’impresa turistico-ricettiva e che verrà poi rimborsato sotto forma di credito di imposta da utilizzare in compensazione e con la possibilità di cederlo a terzi;
- Il 20 per cento si traduce invece in una detrazione di imposta da parte dell’avente diritto (il componente del nucleo familiare che ha utilizzato il credito evidentemente) in sede di dichiarazione dei redditi.
- Esenzioni dall’imposta municipale propria-IMU per il settore turistico
Non è dovuta la prima rata dell’IMU per il 2020 per una serie di immobili adibiti a strutture turistico ricettive tra cui gli “immobili degli agriturismo”. A condizione che i proprietari “siano anche gestori
delle attività ivi esercitate”.
- Creazione del Fondo turismo
È istituito un apposito fondo (“Fondo turismo”), per sostenere il settore turistico mediante azioni di mercato finanziando la sottoscrizione di quote o azioni e fondi di investimento per l’acquisto, la ristrutturazione e la valorizzazione degli immobili destinati alle attività turistico-ricettive.
Non è agevole valutare il possibile impatto che il “Fondo turismo” potrà avere per il rilancio degli investimenti nel settore della ricettività turistica nel campo agrituristico.
Occorrerà valutare le modalità attuative, la reale propensione a nuovi investimenti da parte degli operatori in una fase sicuramente non facile dal punto di vista finanziario ed infine la attenzione che, tra le varie occasioni di investimento, operatori e fondi potranno rivolgere al particolare comparto del turismo rurale.