Lo scorso 10 gennaio le associazioni degli agricoltori europee hanno incontrato il commissario europeo per l’Agricoltura Janusz Wojciechowski per condividere le loro preoccupazioni per “le importazioni illimitate dall’Ucraina” e indicare “possibili soluzioni costruttive”.
In una dichiarazione rilasciata dopo l’incontro, il Copa Cogeca (a cui è associata Confagricoltura) ed altre cinque organizzazioni europee che rappresentano i settori dello zucchero (CIBE e CEFS), del mais (CEPM), della carne di pollame (AVEC) e delle uova (EUWEP) hanno sottolineato che qualora il meccanismo sulle misure commerciali autonome con l’Ucraina venga mantenuto, senza alcun adattamento, sarà a rischio la sopravvivenza dei produttori dell’UE in generale e, in particolare, per i settori rappresentati. Le associazioni agricole coinvolte chiedono la creazione di un sistema per garantire che la destinazione di tutte le partite di prodotti agricoli ucraini sia determinata prima dell’ingresso nell’UE, mentre affermano che dovrebbe esserci anche un sistema per garantire che i prodotti ucraini raggiungano questa destinazione determinata prima dell’ingresso nell’UE e non finiscano altrove, ad esempio attraverso l’uso di un sistema di deposito. Ulteriore richiesta quella di introdurre delle soglie di importazione per i prodotti agricoli sensibili coperti dalle sei associazioni e soggetti a liberalizzazione del commercio, che si basa sulla media annuale per gli anni combinati 2021 e 2022. Tutti i prodotti importati al di sopra di questa soglia dovrebbero essere esportati al di fuori dell’UE, e quindi per il transito solo all’interno del mercato dell’UE