Il Decreto Legge n. 39 del 29 marzo, definito “Salva Conti”, prevede alcune misure di carattere fiscale che interessano anche le aziende agricole e che di seguito illustriamo le principali.
Investimenti in beni strumentali 4.0 Alle imprese che prevedono di effettuare investimenti 4.0, come anche Ricerca e sviluppo, sarà richiesto per poter usufruire del credito d’imposta, l’invio di una comunicazione telematica al Ministero delle Imprese e del made in Italy contenente l’importo complessivo degli investimenti che si intende effettuare e la ripartizione del credito negli anni. Tale comunicazione dovrà essere aggiornata a conclusione degli investimenti.
Quest’ultimo adempimento sarà obbligatorio anche per gli investimenti già realizzati dal 1° gennaio 2024 e diventa condizione per la fruizione dei crediti d’imposta già maturati sugli investimenti effettuati nel corso del 2023.
La possibilità di utilizzare i crediti d’imposta 4.0 relativi al 2023 non ancora fruiti in compensazione, sarà quindi subordinata all’invio del modello al MIMIT.
In attesa del decreto attuativo quindi, la possibilità di fruire delle somme già maturate resta bloccata.
Ravvedimento operoso
Fino al 31/5/2024 è possibile avvalersi del ravvedimento “speciale”, che comporta il pagamento delle sanzioni nella misura ridotta di 1/18 del minimo, oltre alle imposte dovute, per sanare irregolarità relative all’anno 2022 e precedenti, non ancora contestate dall’Agenzia delle Entrate. Quanto dovuto può essere compensato con eventuali crediti disponibili.
È possibile regolarizzare tutte le violazioni che possono essere oggetto di ravvedimento operoso, purché la dichiarazione del relativo periodo d’imposta sia stata validamente presentata.