È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il Regolamento 2024/1143 relativo alle Indicazioni Geografiche dei vini, delle bevande spiritose e dei prodotti agricoli, nonché alle specialità tradizionali garantite e alle indicazioni facoltative di qualità per i prodotti agricoli, che modifica i regolamenti (UE) n. 1308/2013, (UE) 2019/787 e (UE) 2019/1753 e che abroga il regolamento (UE) n. 1151/2012. Il nuovo Regolamento entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla sua pubblicazione e sarà applicato quindi a decorrere dal 13 maggio 2024.
l nuovo Regolamento rappresenta un risultato importante in quanto, per la prima volta, mette insieme tutte le produzioni del mondo dell’agroalimentare, del vino e delle bevande spiritose a Indicazione Geografica in un’unica base legislativa, rafforzando il ruolo dei Consorzi di tutela e fornendo strumenti più efficaci per uno sviluppo competitivo e sostenibile del settore delle produzioni di qualità.
Il regolamento vieta la registrazione di menzioni tradizionali identiche o che richiamino nomi di Dop e Igp, come nel caso del Prošek, il vino croato che evoca il Prosecco italiano. Sarà obbligatorio indicare il nome del produttore sull’etichetta di una Denominazione di Origine Protetta (Dop) o di una Indicazione Geografica Protetta (Igp), al fine di garantire la massima trasparenza ai consumatori. La riforma è di grande importanza per l’Italia che con le proprie 880 Dop e Igp sviluppa un fatturato di 20 miliardi, un quarto del totale. Prodotti che al 50% sono esportati.