Il Consiglio dei Ministri dello scorso 2 ottobre ha approvato un decreto-legge recante disposizioni urgenti concernenti la disciplina dell’immigrazione.

In attesa della pubblicazione del testo del decreto-legge in Gazzetta Ufficiale e dell’emanazione della circolare congiunta dei Ministeri competenti che dovrà fornire indicazioni operative sulle modifiche alle procedure, forniamo alcune anticipazioni sulle principali novità di interesse per i datori di lavoro.

  • Click day plurimi e settoriali per ciascun anno (anziché un unico click day ad inizio anno), per intercettare meglio i fabbisogni nei diversi periodi. Per i settori agricolo e turistico-alberghiero, dovrebbero essere previsti due click day: un primo – il 12 febbraio 2025 – per l’assegnazione del 70% delle quote annuali messe a disposizione e un secondo – il 1° ottobre 2025 – per il residuo 30% di quote assegnate nel 2025.
  • Numero di lavoratori richiesti proporzionato alla capacità economica del datore di lavoro secondo i criteri e le modalità che saranno definiti da un apposito decreto del Ministro del Lavoro (da emanarsi entro 20 giorni).
  • Controlli preventivi antifrode. Nel lasso di tempo che intercorre tra il precaricamento delle domande ed il vero e proprio click day, l’Ispettorato del Lavoro – in collaborazione con Agenzia delle Entrate ed AGEA – effettuerà i controlli relativi al rispetto delle previsioni dei contratti collettivi ed alla congruità del numero di richieste presentate rispetto alla capacità economica dell’impresa.
  • Esclusione dai successivi click day (black list) per i datori di lavoro che nei tre anni precedenti non hanno effettivamente instaurato rapporti di lavoro con stranieri autorizzati all’ingresso (salvo prova di causa non imputabile al datore di lavoro).
  • Esclusione delle richieste di conversione dei permessi di soggiorno per motivi stagionali in permessi per lavoro subordinato dal sistema delle quote predeterminate dal decreto flussi, al fine di stabilizzare i rapporti di lavoro effettivamente e regolarmente instaurati con lavoratori stagionali.

Extracomunitari provenienti da Paesi a rischio. Il Ministero degli Esteri può individuare con decreto i Paesi stranieri che – pur continuando ad essere ricompresi tra quelli del decreto flussi – presentano profili di rischio rispetto alle procedure per l’ingresso in Italia, quali Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka (dalle verifiche effettuate sulle pratiche presentate in occasione degli ultimi click day le maggiori irregolarità hanno riguardato cittadini provenienti da tali Paesi). I nulla osta relativi ai lavoratori provenienti dai Paesi a rischio potranno essere concessi solo previa verifica dell’Ispettorato del Lavoro.