POSSIBILITÀ PER I CONTRIBUENTI CON REDDITO D’IMPRESA DI METTERSI AL RIPARO DA ACCERTAMENTI TRIBUTARIO
Nell’ambito delle disposizioni attuative della Legge Delega al Governo per la riforma fiscale, è stato introdotto nel nostro ordinamento giuridico l’istituto del “Concordato Preventivo Biennale” (CPB), che prevede la possibilità per i contribuenti di prefissare, per il biennio 2024-2025, il reddito da assoggettare a tassazione, così da mettersi al riparo da accertamenti e contestazioni da parte dell’Amministrazione Finanziaria. Il calcolo del reddito “concordato” è effettuato dal contribuente stesso, con l’apposito software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati presenti nelle dichiarazioni dei redditi relative agli anni 2021, 2022 e 2023.
Possono accedere al CPB:
– i soggetti che calcolano il reddito “a bilancio” (cioè in base differenza tra ricavi e costi) e compilano il modello ISA nella dichiarazione dei redditi
– i contribuenti che applicano il regime forfettario di cui alla Legge n. 190/2014 (per i quali l’applicazione del concordato è limitata, in via sperimentale, alla sola annualità del 2024).
Ne sono escluse le imprese agricole che sono tassate sulla base del reddito catastale agrario, gli agriturismi e le attività connesse in generale (compresa la produzione di energia e l’allevamento eccedenti il reddito agrario) tassati in modo forfettario.
Il CPB non ha alcun effetto ai fini dell’IVA, per la quale restano gli adempimenti ordinariamente previsti.
Per l’adesione al CPB non è prevista un’istanza da parte del contribuente, ma devono essere compilati specifici quadri già nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2023; pertanto, i contribuenti interessati devono attivarsi prima della fine del mese di ottobre, in quanto il 31/10/2024 è la data entro la quale devono essere trasmesse le dichiarazioni dei redditi all’Agenzia delle Entrate.