LE EMERGENZE E LE SFIDE DELLE IMPRESE AGRICOLE PER IL 2025
Una nuova ondata di influenza aviaria sta colpendo il Nord Italia, in particolare Veneto e Lombardia. Il virus allarma gli allevatori e preoccupa l’intero settore zootecnico, già alle prese con la PSA nel comparto suinicolo e la Bluetongue in quello bovino.
La situazione è monitorata con grande attenzione da Confagricoltura che nel Veneto ha organizzato un incontro con le istituzioni sanitarie e con i decisori politici per chiedere misure di prevenzione e fondi per gli indennizzi. L’avanzamento dell’aviaria, così come altre epizoozie, richiede un ulteriore sforzo dal punto di vista della biosicurezza degli allevamenti ma anche una seria riflessione sull’introduzione del vaccino. Inoltre vanno trovati i fondi per la copertura dei danni, sia diretti che indiretti.
E’ una fase molto impegnativa per tutto il nostro settore, non solo per la zootecnia: clima, transizione ecologica e accordi internazionali saranno il fil rouge dell’anno appena iniziato. Il 2024 è stata l’annata più calda di sempre, con una marcata siccità al Sud e alluvioni al Nord che hanno profondamente inciso sui raccolti di cereali e ortofrutta. Il comparto della frutta fresca, a causa del cambiamento climatico e delle conseguenti fitopatie, in dieci anni ha ridotto la produzione di un terzo e le aumentate importazioni di frutta dall’estero minano la competitività delle imprese italiane.
La transizione verde necessita di norme in grado di garantire un futuro alle aziende agricole e la sicurezza alimentare per i cittadini. L’Europa deve necessariamente cambiare passo, ha evidenziato la Giunta di Confagricoltura, dando agli agricoltori gli strumenti per raggiungere gli obiettivi di maggiore sostenibilità ambientale mantenendo salda la capacità produttiva.
E’ chiaro che occorre rivedere le politiche europee dedicate all’agricoltura, invertendo l’approccio, stabilendo prima che cosa il settore debba rappresentare strategicamente per l’Europa, e quindi definire il budget della Pac. Si rischia altrimenti di rimanere compressi tra Cina e Stati Uniti se non si adottano velocemente politiche, innovazioni e risorse che ci consentano di affrontare le sfide globali, ma anche creare valore, tutelare il territorio e rafforzare la nostra posizione sui mercati. Serve un piano di crescita a lungo termine, lontano dalle strette ideologie che hanno penalizzato l’Ue in questi anni e capace di dare alle imprese agricole competitività e giusto reddito.
Certamente occorre verificare con il Governo come individuare le risorse economiche per stabilizzare e proteggere il reddito degli agricoltori, in particolare quelli colpiti da fitopatie ed epizoozie, con un maggiore controllo della fauna selvatica.
Per favorire il ricambio generazionale nel settore, la Giunta di Confagricoltura sottolinea infine la necessità di inserire, nell’ambito del DL Milleproroghe, l’esonero contributivo per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali under 40, così come auspica che vengano accolte le richieste di agevolazioni al credito di imposta al Sud, evitato l’obbligo assicurativo per le macchine agricole e spinti i biocombustibili.