Non accenna a placarsi l’emergenza Lsd (Lumpy Skin Desease), la dermatite nodulare contagiosa che colpisce i bovini. A questo proposito, il Ministero della salute ha prorogato al 30 novembre le misure contenitive atte a evitare il rischio di introduzione del virus adottate all’inizio del mese di agosto. Il precedente termine di validità era fissato al 31 ottobre, ma la persistenza del virus ha reso necessario un ulteriore rinvio. I paesi nei quali l’epidemia si sta diffondendo più velocemente sono, al momento, Bulgaria, Grecia, Macedonia, Kossovo, Serbia, Montenegro ed Albania.
Si ricorda dunque che, sui capi bovini e bufalini importati dai paesi confinanti con quelli infetti (vale a dire Romania, Ungheria, Slovenia e Croazia), vanno applicate le seguenti misure cautelative: notifica dell’importazione con 48 ore di anticipo dall’arrivo a destinazione delle partite, vincolo sanitario e quarantena di dieci giorni con divieto di movimentazione presso i luoghi di prima destinazione delle partite (contemporaneamente è necessario attuare misure di biosicurezza con insetticidi e insetto-repellenti), obbligo di visita e test Pcr all’arrivo e ripetuto dopo sette giorni, obbligo di macellazione delle partite di bovini e bufalini provenienti dai territori comunitari sopracitati entro 24 ore dall’arrivo nel macello.