Venerdì 16 marzo il Consiglio dei Ministri ha approvato il “Testo unico in materia di foreste e filiere forestali”, nato con l’obiettivo di armonizzare la normativa nazionale in materia di foreste e filiere forestali e formulare chiari indirizzi nazionali di riferimento su programmazione, pianificazione, tutela e gestione attiva del patrimonio forestale nazionale.
Il provvedimento ha raccolto molti giudizi positivi da parte degli “addetti ai lavori” del settore forestale, di quello accademico e della società civile, nel corso di sei incontri di un percorso di condivisione nel 2017 con incontri territoriali in tutta Italia, ai quali ha partecipato anche PEFC Italia. Nonostante questo processo di condivisione, l’opinione pubblica si è divisa, a fronte di proteste di una parte del mondo accademico e di una parte del mondo ambientalista, che avevano chiesto di non approvarlo.
La legge riconosce il patrimonio forestale nazionale (che ammonta a 11,8 milioni di ettari pari al 39% del territorio nazionale) come parte del capitale naturale nazionale e come bene di interesse pubblico e promuove la sua gestione sostenibile, garantendo sia l’utilizzo produttivo del bosco che il mantenimento e la salvaguardia degli aspetti ambientali, anche tramite lo strumento della certificazione forestale.
Nel TU forestale, infatti, è stato inserito un esplicito richiamo al ruolo che le Regioni devono assumere nel promuovere “la certificazione volontaria della gestione forestale sostenibile e la tracciabilità dei prodotti forestali, l’utilizzo di prodotti forestali certificati nelle politiche di acquisto pubblico nonché la valorizzazione della bioeconomia forestale e delle produzioni legnose e non legnose di qualità, con particolare attenzione ai servizi ambientali forniti dagli ecosistemi forestali” (art. 10, comma 10).
L’approvazione di questo testo è un importante passo in avanti per il settore e le filiere forestali, perché si propone di contrastare l’abbandono colturale attraverso la gestione attiva e sostenibile delle risorse forestali, contribuendo allo sviluppo socio-economico delle aree interne e montane ad economia marginale. Ora però, come sottolineato anche da importanti attori del settore (tutti soci del PEFC Italia, come Legambiente, Confagricoltura, Coldiretti-Federforeste) molto dipenderà dal modo in cui saranno scritti i decreti attuativi e le norme regionali che dovranno essere coerenti con la prospettiva indicata dal Testo.
Il PEFC Italia ricorda che questo provvedimento è una legge di settore, una norma focalizzata sulla promozione della gestione forestale e delle sue filiere, che non si sovrappone, sostituisce o interferisce con le sovraordinate norme di altri settori, come l’ambiente, la biodiversità, l’energia, il paesaggio.
Il testo in firma al Presidente Mattarella, per la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è scaricabile da qui
Per leggere le motivazioni per l’approvazione del decreto legislativo da parte del Governo: http://www.governo.it/articolo/comunicato-stampa-del-consiglio-dei-ministri-n-74/9120#documenti
Per approfondimenti sulle motivazioni a favore del Testo Unico, si rimanda all’appello pubblicato dall’Accademia dei Georgofili http://georgofili.info/detail.aspx?id=6686
Lista delle organizzazioni a favore del TU Foreste e filiere forestali: http://georgofili.info/backoffice/media/handlerObject.ashx?id=7629|n
Fonte: www.pefc.it