Al via da settembre

Giovani – Con il decreto Coesione è stato rivisto il bonus  per l’assunzione dei giovani. Possono fruire dell’agevolazione i datori di lavoro privati che dal 1° settembre 2024 e fino al 31 dicembre 2025 assumono giovani con meno 35 anni (mai occupati a tempo indeterminato) con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, oppure stabilizzano un contratto a termine. L’agevolazione consiste  nell’esonero totale per 24 mesi del versamento dei contributi previdenziali (esclusi premi e contributi Inail) nel limite di 500 euro mensili per ciascun lavoratore.

Sono esclusi i rapporti di lavoro domestici e di apprendistato, anche se il bonus spetta in caso di precedente assunzione con apprendistato non proseguito in ordinario rapporto di lavoro a tempo indeterminato.

L’azienda che fruisce dello sgravio non deve aver licenziato nei 6 mesi che precedono l’assunzione incentivata e se licenzia nùei sei mesi successivi scatta la revoca del bonus.

Donne – Cambia anche l’agevolazione per l’assunzione di donne “svantaggiate”. Per l’assunzione a tempo indeterminato di una donna “svantaggiata”, dal 1° settembre 2024 fino al 31 dicembre 2025, è riconosciuto l’esonero al 100% dal versamento dei contributi previdenziali dovuti dal datore di lavoro privato nel limite di 650 euro su base mensile (esclusi premi e contributi Inail) per 24 mesi. Il bonus è riconosciuto a donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito di almeno 6 mesi, residenti nelle regioni del Sud, o donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi (ovunque residenti).

In sede di conversione del decreto Coesione è stato precisato che questo incentivo si rivolge anche a donne prive di impiego da almeno 6 mesi, ovunque residenti, operanti nelle professioni e nei settori con un tasso di disparità di occupazione superiore almeno del 25% tra uomini e donne. Anche in questo caso sono esclusi i rapporti di lavoro domestico.