I datori di lavoro privati che assumono giovani con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con qualifica di operai, impiegati o quadri, possono usufruire di uno sgravio contributivo fino a un massimo di 3.000 euro l’anno. L’incentivo è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2018 con l’obiettivo di promuovere forme di occupazione giovanile stabile e rappresenta una misura di tipo strutturale, ovvero senza scadenze temporali.
L’esonero spetta a condizione che l’assunzione riguardi giovani che non abbiano compiuto i 35 anni di età e che non siano mai stati occupati a tempo indeterminato presso il medesimo o altro datore di lavoro nel corso dell’intera vita lavorativa. L’incentivo è valido sia per nuove assunzioni che per trasformazioni a tempo indeterminato di contratti a termine. Dal 2021 l’incentivo sarà applicabile solo ai giovani di età inferiore ai 30 anni.
La misura dell’incentivo è pari al 50% dei contributi previdenziali dovuti, ad esclusione dei premi e contributi Inail, nel limite massimo di 3.000 euro annui, parametrati su base mensile, e per un periodo di 36 mesi a partire dalla data di assunzione.
Restano esclusi dall’agevolazione i rapporti di apprendistato e i contratti di lavoro domestico, per i quali sono già previste aliquote previdenziali ridotte, e i rapporti di lavoro intermittente o a chiamata, anche se a tempo indeterminato.
L’agevolazione può essere riconosciuta però in caso di mantenimento in servizio del lavoratore al termine del periodo di apprendistato, a condizione che questi non abbia compiuto il trentacinquesimo anno di età (per l’anno 2018) e trentesimo dal 2019, alla data di mantenimento in servizio. In questo caso, l’incentivo ha un validità di 12 mesi, fermo restando il limite annuo dei 3.000 euro.
Se l’assunzione riguarda un giovane che nei 6 mesi precedenti ha svolto presso lo stesso datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro o periodi di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore, il certificato di specializzazione tecnica superiore o periodi di apprendistato in alta formazione, l’esonero è elevato nella misura del 100% dei contributi previdenziali dovuti, per 36 mesi dalla data di assunzione e sempre nel limite di 3.000 euro su base annua.
L’esonero contributivo può essere riconosciuto, per l’eventuale periodo residuo, anche ad altri datori di lavoro che assumano lo stesso soggetto.