Sulla Gazzetta ufficiale europea del 26 novembre è stata pubblicata la modifica del regolamento 1408 del 2013 che regola il funzionamento del regime “de minimis” per l’agricoltura.
La Commissione europea ha infatti deciso di innalzare il tetto degli aiuti “de minimis” che uno Stato membro può concedere alle aziende agricole. Il massimale dell’aiuto concesso ad ogni singola impresa è elevato quindi da 15mila a 20mila euro, con un limite nazionale complessivo di aiuti che per l’Italia è di 679,7 milioni di euro. Inoltre, di fronte alle necessità espresse da alcuni Stati membri, la Commissione Ue, a determinate condizioni, consente un aumento sia dell’aiuto per azienda, che può essere portato fino a 25mila euro, sia del limite nazionale degli aiuti, che per l’Italia passa ad un totale di 815,6 milioni di euro. In questo caso però gli Stati membri non possono concedere più del 50% dell’importo ad un unico settore produttivo. Inoltre, dovrebbero creare un registro centrale degli aiuti concessi.
Il regime de minimis ha dimostrato di essere particolarmente utile in tempi di crisi in quanto permette una reazione veloce per aiutare gli agricoltori a superare emergenze. Inoltre, fissando gli importi massimi degli aiuti che uno Stato membro può concedere e i limiti dei contributi per settore, si eviteranno eventuali distorsioni di mercato.