Via libera dal 1° ottobre alla mobilità venatoria dei cacciatori tra i diversi ambiti di caccia del territorio regionale. Con la predisposizione del sistema informatico, l’attivazione di un sito dedicato e il varo da parte della Giunta regionale del Veneto delle linee guida, trova applicazione la norma veneta che consente ai cacciatori di accedere anche ad ambiti territoriali diversi da quello in cui sono iscritti per inseguire la fauna migratoria.
Con la mobilità venatoria i cacciatori iscritti in un ambito di caccia in Veneto possono praticare l’attività venatoria alla selvaggina migratoria anche in altri ambiti diversi da quello di iscrizione, sino ad un massimo di 30 giornate nel corso della stagione venatoria (a partire dal 1° ottobre di ogni anno), con la sola esclusione della zona vallivo-lagunare e della zona faunistica delle Alpi.
L’attività venatoria in regime di mobilità alla selvaggina migratoria potrà essere praticata sia in forma vagante (con senza cani, con obbligo di accompagnamento) sia da appostamento.
Chi intende avvalersi di questo istituto dovrà prenotare la giornata di mobilità collegandosi con il sito web www.movemose.it e scaricare il codice di prenotazione. Il sistema informatico regionale autorizzerà l’accesso giornaliero ad un numero di cacciatori comunque non superiore alla differenza tra i cacciatori ammissibili ad un determinato ATC, sulla base dell’indice di densità venatoria massima, e quelli effettivamente iscritti all’ATC stesso.