Nelle scorse settimane, Vi avevamo informato di una presa di posizione alquanto discutibile del CONAI in merito all’estensione del CAC – Contributo Ambientale Conai – sui vasi in plastica per fiori e piante, considerati alla stregua di un imballaggio, salvo alcune esenzioni.
Era stato sottolineato come la nostra Associazione fosse palesemente contraria a quella decisione, considerata priva di fondamento normativo poiché i vasi in plastia per fiori e piante costituiscono elementi imprescindibili per lo sviluppo e la crescita delle piante, sia in fase di produzione che in quelle successive.
A seguito dell’interrogazione parlamentare del Senatore Durnwalder, il MASE ed il MASAF hanno espresso alcuni chiarimenti molti significativi.
In primis, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica – competente per la materia – ha precisato che le imprese agricole che utilizzano o importano imballaggi non sono obbligate all’iscrizione ai consorzi e al pagamento dei relativi contributi.
Ha ricordato come la normativa vigente escluda che i vasi da fiori si configurino come imballaggi quando sono “destinati a restare con la pianta per tutta la sua durata di vita”.
Infine, il MASE ha precisato che la decisione assunta dal CONAI è, tuttora, in fase di monitoraggio per consentire aggiornamenti e modifiche futuri. Terminata la fase di monitoraggio, sarà avviata una nuova interlocuzione con le principali Associazioni di categoria per verificare quali siano le modalità di gestione dei vasi più efficaci ed efficienti.
Non da ultimo, sono stati chiesti chiarimenti al CONAI in merito al presunto fondamento normativo della propria decisione. Contestualmente, il MASAF ha annunciato come sia in fase di definizione na nuova legge quadro nazionale relativa proprio al settore florovivaistico.