Il Decreto Rilancio, all’art. 28, ha previsto un credito di imposta per i canoni di affitto degli immobili diversi dalle abitazioni. I soggetti che ne possono beneficiare sono tutti coloro che esercitano un’attività di impresa – anche agricola – o professione, con ricavi 2019 non superiori a 5 milioni di euro (per le imprese agrituristiche non c’è questo limite di ricavi). L’importo del credito è pari al 60% del canone di locazione dei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 e per beneficiarne è necessario aver subito un calo del fatturato di almeno il 50%, confrontando i mesi interessati dal credito dell’anno 2020 con i medesimi dell’anno precedente.
Ad una prima lettura della norma, sembrava che le imprese agricole fossero escluse da questo credito, perché fiscalmente non hanno reddito di impresa, bensì reddito catastale. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 14 del 6 giugno scorso, illustrativa del credito, sembra aver adottato un’interpretazione estensiva.