Difendiamo l’agricoltura: è il titolo di un documento presentato oggi in Consiglio Regionale da Agrinsieme Veneto, sigla che riunisce sotto un’unica rappresentanza Confagricoltura, Cia (Confederazione agricoltori italiani) e Alleanza Cooperative Italiane Agroalimentari. La delegazione di Agrinsieme, composta tra gli altri da Lorenzo Nicoli e Giangiacomo Bonaldi, (Confagricoltura), Secondo Scanavino e Flavio Furlani (CIA), è arrivata a Palazzo Ferro Fini al termine della manifestazione
che oggi ha visto migliaia di agricoltori sfilare a Venezia ed è stata accolta da Clodovaldo Ruffato (presidente del Consiglio),
Piero Ruzzante (PD), Bruno Pigozzo (PD), Sergio Peraro (UDC), Andrea Bassi (LN), Pietrangelo Pettenò (FSV), Amedeo Gerolimetto (PDL), Diego Bottacin (GM).
Nel documento di Agrinsieme si sottolineano le insufficienze contenute nella bozza di riforma della Politica agricola comunitaria (PAC), la mancata redditività odierna dell’agricoltura italiana, e le carenze di programmazione regionale in favore del settore primario. Scanavino (presidente nazionale della CIA) ha voluto sottolineare “quanto l’agricoltura del nostro Paese stia pagando in termini di mancati ricavi alla chiusura delle frontiere russe verso i prodotti agro-alimentari europei”, mentre Nicoli ha ricordato “che a fronte di un aumento del Pil agricolo nazionale, si registra una flessione dell’11% della redditività delle singole aziende nell’ultimo decennio”. “A fronte di queste difficoltà, il salto di qualità è obbligatorio”, ha detto Furlani “e consiste nella capacità di tutto il paese di puntare alla sostenibilità economica del settore, che attualmente è costretto a giocare sul piano europeo con regole che lo penalizzano, avvantaggiando i competitor francesi e tedeschi”. I politici del Consiglio hanno reagito compatti alle richieste del mondo agricolo, soprattutto riferendosi alle possibili modifiche migliorative da introdurre nel bilancio regionale 2015, in discussione in Aula durante la prossima settimana. Per Peraro “il sostegno all’agricoltura veneta è oggi quasi esclusivamente demandato al PSR e quindi è necessario sviluppare unitariamente una strategia economica e creditizia ulteriore”.
Piero Ruzzante, che ha sottolineato il coraggio autoriformatore del sistema agricolo, ha assicurato “un forte intervento in sede di bilancio”, per rendere possibili interventi radicali a sostegno del settore. Pigozzo e Pettenò hanno condiviso la preoccupazione che l’agricoltura regionale, non pienamente sostenuta da politiche coraggiose, vada svuotandosi di energie, investimenti e di forze giovanili mentre Gerolimetto, ricordando che l’Europa è nata con il valore dell’agricoltura in primo piano, ha dichiarato che “la necessità di avere regole omogenee in tutto il continente è un obiettivo che l’Italia si deve dare dal punto di vista della propria azione politica”. Da sempre particolarmente attento ai temi del settore primario, Ruffato ha concluso dichiarandosi indignato al pensiero che “una birra al bar costa oggi come 10 litri di latte pagati al produttore.
Il Consiglio regionale ha fatto molto in questa legislatura, dalla lotta alla contraffazione sino alla risoluzione sulla crisi del settore lattiero-caseario, ma non possiamo abbassare l’attenzione in questi ultimi mesi. Per questo, e oggi tutte le forze politiche l’hanno confermato, utilizzeremo le sedute di approvazione del bilancio 2015 per offrire un maggior credito alle aziende ed un miglior sostegno e promozione ai prodotti della nostra terra”.