Ora spetta alla Convenzione di Berna decidere
Il Comitato dei rappresentanti permanenti dei 27 Stati membri dell’Unione europea (Coreper) ha approvato il declassamento della protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto“, come da proposta della Commissione UE di fine 2023. Solo due Stati membri, Spagna e Irlanda, hanno votato contro la proposta. Quattro le astensioni: Cipro, Slovenia, Malta e Belgio.
Il Coreper di fatto ha approvato la proposta di inserimento del lupo nell’allegato III della Convenzione di Berna. La Convenzione sulla Conservazione della Vita selvatica e degli Habitat Naturali risale al 1979, che dovrà esprimersi sulla proposta, ha quattro allegati: specie vegetali strettamente protette (I), specie animali strettamente protette (II), specie animali protette (III), strumenti e metodi di uccisione, cattura o altro tipo di sfruttamento vietati (IV). Il lupo, quindi, passerebbe dall’allegato II all’allegato III.
Alla Convenzione aderiscono 49 Paesi, più l’Unione Europea. L’Italia, il Paese europeo che ospita la popolazione di lupi più numerosa, ha ratificato la Convenzione nel 1981. La questione della protezione del lupo in Europa è dibattuta da anni. Il ritorno del grande carnivoro nel vecchio continente per molti ha rappresentato un successo, ma la convivenza con questi predatori non è sempre facile. Oltre alla predazione nei confronti del bestiame da allevamento, che arreca ingenti danni economici alle aziende di allevamento, vanno messi nel conto anche gli attacchi nei confronti dei cani domestici. Confagricoltura e tutto il mondo allevatoriale da tempo sta chiedendo interventi concreti per il controllo della popolazione di lupi in quanto la convivenza, in alcuni ambiti, è molto difficile se non impossibile.