Il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura della Ue, riunitosi il 26 marzo, ha accolto le proposte di semplificazione della Pac avanzate dalla Commissione lo scorso 15 marzo per la modifica dei regolamenti (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116.
Il compromesso, sottolinea il Consiglio, «raggiunge un attento equilibrio tra la necessità di mantenere l’elevato livello di ambizione in materia di ambiente e clima nell’attuale Pac e la garanzia che le preoccupazioni degli agricoltori siano prese in considerazione». A nostro avviso si tratta di modiche apprezzabili ma non sufficienti. La Pac va profondamente rivista.
Il Parlamento dovrebbe approvare le proposte di revisione della Pac nella sessione plenaria del 22-25 aprile 2024, seguendo la procedura d’urgenza, per arrivare all’approvazione definitiva delle modifiche entro la scadenza della legislatura europea. Dopo le elezioni, si penserà al nuovo indirizzo da dare alla Pac, come richiesto da Confagricoltura e da molti agricoltori europei.
Dopo la conclusione dell’iter legislativo a livello nazionale, sarà possibile capire in maniera definitiva quali saranno le conseguenze operative per gli agricoltori, anche in previsione della presentazione della domanda PAC 2024, ormai imminente. Le modifiche ora proposte potrebbero essere applicate già dalla campagna 2024 (retroattivamente) ma in attesa di una puntuale definizione e delle circolari di AGEA, si consiglia prudenzialmente di continuare la programmazione delle semine, tenendo conto delle norme attuali.
Riportiamo quindi le norme più rilevanti:
BCAA6 – copertura del suolo nei periodi sensibili – L’attuazione della norma sarà per lo più affidata agli Stati membri.
BCAA7 – rotazione delle colture – La rotazione viene mantenuta, ma gli Stati membri possono aggiungere la possibilità di soddisfare tale requisito mediante la diversificazione delle colture (2 o 3 coltivazioni come nel vecchio greening).
BCAA8 – aree ed elementi non produttivi – Viene eliminato l’obbligo di destinare il 4% dei seminativi a superfici non produttive. Viene conservato l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio presenti. Sarà possibile istituire un nuovo regime ecologico (Eco schema) per sostenere la volontaria messa a riposo di una parte dei seminativi o la creazione di nuovi elementi caratteristici del paesaggio.
Controlli condizionalità – Verranno esentati dai controlli della condizionalità i piccoli agricoltori con meno 10 ettari di superfici agricola. Una misura che riguarda il 65% dei beneficiari della Pac, ma rappresenta solo il 10% circa dei terreni agricoli, e ridurrà di conseguenza significativamente gli oneri amministrativi relativi ai controlli sia per gli agricoltori che per le amministrazioni nazionali, pur mantenendo – almeno formalmente – gli obiettivi ambientali.
La proposta prevedere inoltre esenzioni dalle norme 5, 6, 7 e 9 delle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) a causa di situazioni agronomiche particolari per determinate colture in tipi di suolo e condizioni pedoclimatiche specifici o a causa di danni ai prati permanenti, dovuti ad esempio a predatori o specie invasive. Oppure deroghe temporanee e mirate a determinati requisiti di condizionalità motivate da condizioni meteorologiche.