Con nota DGSAF 33046 dell’8 novembre 2024 il Ministero della Salute proroga di ulteriori 30 giorni e, quindi, fino al 15 dicembre 2024, le misure di contrasto alla diffusione della malattia e che riguardano: la “sorveglianza continua” negli allevamenti con conseguenti campionamenti; la movimentazione degli animali da vita in generale e verso i macelli; movimentazione di liquami e di carcasse; notifiche di sospetti e focolai, metodologia per la indagine epidemiologica, flussi dei campioni nonché altre raccomandazioni in materia di biosicurezza negli allevamenti.
Tali misure sono state emanate con il provvedimento del 21 agosto u.s. che a seguito delle modifiche apportate, tra cui la nota DGSAN n.40332 del 10 ottobre u.s., sono state prorogate fino al 15 novembre 2024 apportando anche le seguenti modifiche.
- Sono consentite le movimentazioni da vita all’interno delle Zone soggette a restrizione anche di Regioni diverse, privilegiando i movimenti da un livello di rischio inferiore verso il livello di rischio maggiore o pari livello. Inoltre, sono consentite le movimentazioni da vita da zone libere verso zone di restrizione I e viceversa della medesima Regione e di diversa Regione ferme restando le condizioni riportate nel Regolamento 2023/594;
- Per quanto riguarda le movimentazioni verso il macello si invitano le Regioni e province autonome a favorire il processo di individuazione di macelli designati presso cui macellare i capi provenienti da ZR, ciò al fine di garantire il proseguimento delle attività di allevamento nonché delle attività commerciali. La individuazione di macelli designati quanto più possibile vicini al sito di partenza non deve essere intesa in termini perentori ma prioritari.
- Infine, in riferimento all’indicazione di cui alle ‘raccomandazioni generali’ per i tecnici e i veterinari di fiducia che devono svolgere la loro attività unicamente all’interno delle zone di restrizione o almeno rispettare un periodo di “inattività” minimo di 7 gg prima di recarsi in allevamenti suini posti fuori ZR, detta tempistica è ridotta a 48 ore.
Il Ministero reputa che le misure di contenimento alla diffusione della malattia negli allevamenti suinicoli debbano essere ancora prorogate per arrestare la comparsa di nuovi focolai visto l’andamento epidemiologico. Misure che stanno condizionando fortemente le attività commerciali delle aziende ricadenti nelle zone di restrizione. Confagricoltura continua la sua azione perché le aziende presenti nelle zone in restrizione vengano adeguatamente sostenute da provvedimenti e fondi che le risarciscano dei danni subiti e dei costi sostenuti.