Con una lettera inviata al Ministro Lollobrigida, in relazione anche ai lavori del Consiglio dei Ministri agricoli UE del 25 aprile scorso, Confagricoltura ha ribadito la richiesta formulata in varie sedi istituzionali di concordare con le autorità europee un allentamento dei vincoli previsti dalla PAC riformata a carico delle imprese agricole.
Ciò si rende necessario alla luce della complessa situazione di mercato e delle varie avversità climatiche che stanno toccando ampia parte dei territori dell’Unione, a partire dalla siccità che ancora dispiega i suoi effetti su molte coltivazioni. Gli allentamenti richiesti riguardano in particolare due aspetti: l’estensione anche al 2024 delle deroghe introdotte per il 2023 per non applicare la BCAA 7 (obbligo di avvicendamento annuale) e la BCAA 8 (destinazione a fini improduttivi del 4% delle superfici a seminativo) della condizionalità “rafforzata”, nonché la sospensione, almeno per questo primo anno di implementazione della Riforma, delle sanzioni legate alla condizionalità rafforzata della nuova PAC.
Si tratta, ad avviso di Confagricoltura, di provvedimenti straordinari che consentirebbero di implementare in maniera più graduale le novità della riforma, agevolando la gestione degli ordinamenti produttivi da parte degli agricoltori e rendendola più flessibile in questa difficile congiuntura.