Tra le misure di superficie del PSR che verranno aperte a breve, con impegno che inizia dal 2023, c’è anche quella relativa alle “TECNICHE DI LAVORAZIONE RIDOTTA DEI SUOLI” (codici: SRA 03 – ACA 3), misura che può interessare un certo numero di nuove imprese agricole, oltre a quelle che già sperimentano da anni questa pratica.
L’intervento in parola risponde all’esigenza di favorire la conservazione del suolo attraverso la diffusione di tecniche di coltivazione che minimizzino le lavorazioni e perciò il disturbo del suolo.
E’ previsto un sostegno per ettaro di SAU a favore dei beneficiari che si impegnano ad adottare sulle superfici a seminativo i principi dell’agricoltura conservativa e della semina su sodo.
L’impegno dura cinque anni, riferito all’anno solare (1gennaio-31 dicembre).
CUMULABILITA’ – La misura non è cumulabile con altri interventi agroambientali. La cumulabilità con gli eco-schemi è disciplinata dalle norme che regolano gli stessi.
PRINCIPI DI SELEZIONE – I criteri di selezione per i beneficiari saranno basati sulla localizzazione geografica (zone vulnerabili), sull’estensione della superficie di impegno e verranno privilegiati coloro che già praticavano l’agricoltura conservativa col PSR 14-22.
BENEFICIARI E CONDIZIONI – Possono beneficiare dell’intervento: agricoltori singoli o associati ed enti pubblici gestori di aziende agricole. Essi devono disporre dei titoli di conduzione per tutta la durata dell’impegno. L’intervento è applicabile alle superfici a seminativo: minimo un ettaro e almeno il 25% dell’UTE (unità tecnico-economica). Sono ammesse le sole colture annuali e non sono ammesse le aree classificate montane.
IMPEGNI – Tra la lunga lista di impegni della misura riportiamo i seguenti: adozione della semina su sodo; le semine non devono alterare la stratificazione del terreno eccetto per una ristretta fascia in corrispondenza delle file di semina; vige il divieto di effettuare arature, ripuntature ed ogni lavorazione che inverta gli strati del suolo; divieto di impiego di attrezzature dotate di organi lavoranti attivi, ovvero mossi dalla presa di potenza o da altre fonti di forza motrice; va effettuata la copertura del suolo attraverso il mantenimento di stoppie e residui colturali (anche trinciati) in modo di garantire uno strato pacciamante vegetale (mulching); è necessario rispettare un periodo massimo di 40 giorni tra la raccolta della coltura e la semina della coltura successiva, anche servendosi di cover crops od erbai; i fertilizzanti organici ed inorganici vanno distribuiti prima della terminazione dell’eventuale cover crops con strumenti poco impattanti per il suolo, è ammessa la concimazione in copertura della coltura principale utilizzando interratori leggeri nell’interfila.
SOSTEGNO – Introduzione delle tecniche di agricoltura conservativa: 500 euro/ettaro/anno
-Mantenimento delle tecniche di agricoltura conservativa: 450 euro/ettaro/anno (prevede la prosecuzione dell’impegno per le superfici attivate in Veneto dal 2010)
Per approfondimenti sulla misura e per l’eventuale presentazione della domanda di intervento le aziende interessate possono rivolgersi quanto prima agli uffici di Confagricoltura.